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Perché scegliamo un Taper corto:

Nel settore delle Extension la parola “Taper” si riferisce alla differenza di lunghezza tra i capelli che formano una ciocca.

Più’ corti sono i capelli, meno costoso è il loro acquisto.

Capelli con un Taper lungo (pertanto grande quantità di capelli corti nella ciocca) sono considerati di meno valore rispetto a capelli con un Taper corto (piccola percentuale di capelli corti presenti).

Perciò, un’alta percentuale di capelli corti all’interno di una ciocca dà alla ciocca stessa meno valore rispetto a quelle composte da capelli con maggiore lunghezza.

Perché quindi preferiamo il Taper corto?

  • Innanzitutto perché il Taper lungo ha un grosso svantaggio: tanti capelli corti creano tanto volume sulla parte alta della testa della cliente penalizzando le lunghezze che appaiono troppo sfoltite rispetto alla parte alta e quindi dall’effetto poco naturale e armonioso.
  • In conseguenza a ciò, preferiamo un Taper corto perché presenta pochi capelli corti. In tal modo l’applicazione delle ciocche conferisce un senso omogeneo di densità e volume di capelli, senza creare scompensi.
Perché non scegliamo capelli europei

Fino a circa 10 anni fa la disponibilità di capelli europei era abbondante e sicura.

Alcune città del sud Italia e alcune regioni della Spagna, oltre che la Russia e parte dei paesi orientali emergenti, erano fonti certe e abbondanti di capelli.

I quantitativi di capelli certi erano tali da riuscire a soddisfare le richieste di mercato per la realizzazione di parrucche ed extension.

Se però da una parte i capelli russi sono sempre stati poco adatti per la loro estrema sottigliezza non ricercata in un prodotto finale che deve garantire volume, dall’altra i capelli del sud Italia e della Spagna sono da sempre stati molto più adatti perché molto spessi e voluminosi .

Perché quindi non scegliamo i capelli europei? 

Come accennato, le fonti certe di capelli erano presenti fino a circa dieci anni fa. Successivamente con il propagarsi di uno stereotipo femminile dalla chioma super voluminosa e brillante, le fonti certe son venute a mancare: molte meno donne sono disposte a tagliarsi i capelli in una società che ambisce esattamente ad un look opposto, ossia volume e lunghezza dei capelli.

Pertanto ad oggi, l’unica fonte etica, fattibile e coerente di capelli e, soprattutto,  compatibile con le esigenze di una donna caucasica, proviene dall’India.

Questi capelli provengono da volenterosi donatori che offrono le loro chiome nei Templi come gesto di fede agli dèi e per portare avanti un rituale locale tramandato da generazioni.

Gli stessi donatori sono ritenuti al corrente dell’utilizzo che ne verrà fatto dei loro capelli nel mondo occidentale, così come sono consapevoli che il denaro lasciato ai loro Templi in cambio di tale donazione, viene utilizzato per scopi benefici all’interno della loro società.

 

Perché non scegliamo capelli cinesi

I capelli cinesi sono inadatti ad una qualità superiore di estensioni: hanno una struttura molto spessa e pesante oltre ad avere la sezione trasversale di forma sbagliata per essere naturalmente compatibile con i capelli europei.

Per preparare questi capelli, e ottenere delle ciocche di extension, è necessario trattare chimicamente il capello per renderlo più sottile e leggero.

Questo passaggio, ovviamente, abbassa notevolmente la qualità delle ciocche con conseguente costo finale decisamente basso.

 

Cheratina ed Extension: facciamo un po’ di chiarezza.

La parola cheratina è comunemente utilizzata per descrivere la sostanza con cui si applicano le ciocche di capelli ( le tips che formano la extension).

La cheratina viene usata da un gran numero di aziende.

La cheratina è estratta dai capelli umani ed è ampiamente utilizzata nei prodotti cosmetici per la cura dei capelli. Tuttavia, l’estrazione della cheratina e la sua trasformazione in un agente legante è una procedura estremamente tecnica e difficile da realizzare economicamente.

Nel 1991, aprendo la strada all’intero settore dell’estensione dei capelli, è stato brevettato il primo e unico vero agente di legame alla cheratina.

Questo perché, un agente legante costituito interamente da cheratina, era estremamente costoso da produrre, seppur esso teneva la ciocca di capelli saldamente ferma grazie alla sua compatibilità molecolare con i capelli su cui viene applicata.

L’enorme successo commerciale portato dall’invenzione di questo agente di legame alla cheratina, ha spinto il mercato ad applicare la dicitura “cheratina” a tutti i tipi di sostanze: dalle semplici cere a caldo alle colle, tutto è stato erroneamente etichettato come cheratina.

Cere e comuni colle o adesivi a caldo, composti in realtà da polimeri, non hanno nulla in comune con la cheratina: spesso resistono a pochi lavaggi per poi sciogliersi o addirittura producono una eccessiva caduta dei capelli.

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